Descrizione
Su di essa, durante il regno borbonico, venne installato un telegrafo ottico destinato a segnalazioni convenzionali a distanza. La struttura è di forma quadrangolare e, ad oggi, presenta un basamento scarpato provvisto di 4 contrafforti. Al piano terra, nella parte sinistra della parte di accesso, si nota ancora l'impostazione della volte a botte dei locali interni. La torre fu costruita con pietrame non sbozzato, con un unico vano a forma quadrata dove alloggiava il corpo di guardia insieme ai cavalli. In altezza era divisa orizzontalmente da soppalchi in legno collegati tra di loro da scale a pioli, anch'esse in legno. in passato, i paesi della "valle del Torbido", comunicavano tra di loro attraverso torri o baluardi: in caso di emergenza veniva acceso un falò sulla cima della torre; se però le condizione climatiche non permettevano l'accensione del fuoco, i cavalieri si recavano nei paesi vicini per avvisare il popolo dell'imminente pericolo specificando, d'altronde, il numero degli invasori e le armi utilizzate.