Descrizione
Qui si possono ancora oggi osservare i resti del diruto oratorio monastico basiliano di Sant'Anania. Tra il IX e il XI secolo si svilupparono nell'entroterra numerose comunità monastiche basiliane, una delle quali stabilitasi nei pressi di Martone, che diede origine al Monastero di Sant'Anania. Il nome "grotta dei Saraceni" fa riferimento alle incursioni dei Saraceni sul litorale ionico calabrese, verificatesi tra il VII e il X secolo d.C. . Il Monastero, che serviva da rifugio ai primi cristiani del luogo, era posto in una grotta naturale di natura calcarea, il cui l'ingresso era stato rimpicciolito da un muro in pietra costruito dagli stessi monaci. All'esterno si poteva ammirare un affresco raffigurante la Sacra Famiglia, tematica comune con gli affreschi delle chiese eremitiche come quelli presenti in Cappadocia, in Anatolia e nell'Oriente cristiano mesopotamico della Siria, Iraq e del Sudan.